lunedì 11 maggio 2009

Sonetto n°1

Si scioglie come ghiaccio nel whisky
Mentre da jukebox suonano i dischi
Accendo una sigaretta e fisso il vuoto
In un’oscura nube di ricordi nuoto
Cambia disco e guardo te seduta
Pensi ai tuoi pensieri un po’ bevuta
Una ciocca ti ricade sul volto pallido
Cosa fai in un posto tanto squallido?
Ti volti e m’osservi un po’ annebbiata
Lambisci un sorriso di sesso assetata
Con voglia e stupore ti scruto circospetto
Dal liquore inebriato t’avvicino al mio petto

giovedì 7 maggio 2009

Biblioteca catalana

Passeggio sotto vecchie arcate gotiche
Di un antica abbazia catalana
Assaporo il profumo d’arance
Che maturano sotto la pioggia
Nel parco interno del complesso
Una fontana chiusa da secoli
Ivi vivevano monaci studiosi

Tra stupore e timore reverenziale
Osservo le pietre ingiallite dal tempo
Su cui impressi sereni volti severi
Una vite s’insinua su per il colonnato
Ma il momento del vino è ancora lontano
Quante vite nei secoli sedettero sul muretto?
Lo ignoro, però mi posso contare tra di loro

El poble espanyol de Barcellona

Fragranza di gelsomino
Architettura spagnola
Un piccolo villaggio
Turisti ovunque

Delicate incisioni
Di nomi e date
Tra gli antichi stucchi
Che scempio l’ignoranza

D‘altronde null’è originale
Ma anche se replica
Va trattato con rispetto
Come tutte le cose

Museo di Picasso

Vola inarrestabile
Tormentandomi di rughe
Vorrei coglierti
Afferrarti, fermarti
Ma sempre sfuggi via
Scivolosa anguilla
Divori tutto, corrodi l’anima
Scappo, mi fermo, ti rincorro
Un gioco senza tregua
Ma anche tu, per me, smetterai di correre
E quando ciò accade l’infinito ci unirà
Quando tu m’aspetterai e io ti raggiungerò
Neanche saprò di averti posseduto

Camminando per strada

Un espressione idiota, ingenuità
Sguardi fugaci, eventuali sorrisi
Di lei poco però la sua fragranza
Già passata ed ecco la prossima
E così via ancora finché cammino
Ogni passo una visione diversa
Fugace, nitida, tormentosa voluttà!
Troppi, ma niente; non saprei come
Annaspo spasmodicamente aria
Fuori dal mio amato elemento
Crescono smoderate le voglie
La resistenza si sfalda lentamente
Come ghiaccio sulla sabbia
Nervosismo, sudore, n’arriva un'altra
Mi siedo, esausto, frustrato
Inarrestabili continuano a passare
Chi notandomi, chi ignorandomi
Poco a poco mi manca l’aria
Mi sento annegare nel panico

L’arc de Triumf

Vederti stesa a leggere
Poggiata su soffice erba
Odi musica che non è la mia
Isolata nel tuo mondo
Sbarri tutti i tuoi sensi
Assorta sfogli il tuo libro
Mentre tu ignara t’osservo

La tua pelle s’abbronza sotto il caldo sole
E del tuo corpo immobile
Solo il tuo seno si muove al ritmo del tuo respiro
Candida la tua veste che svolazza alla tiepida brezza
Un mondo di pace sotto l’arco di trionfo
Non m’illudo che mi noterai
Anche se sono a meno di un metro da te
Per un quarto d’ora la mia anima fu tutta tua

martedì 5 maggio 2009

Occhi

Il tuoi sguardo si è bruciato nel cuore
Due sfere scure ardono nella mia mente
Da essi incatenato senza dolore
Mi fermo ad aspettarti per niente
Lasciando scorrere l’acqua per ore
Finché nell’apatia più nulla si sente